Krabi Krabong - Disciplina Thailandese

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Krabi KrabongKrabi Krabong

Il Krabi Krabong è una disciplina thailandese rimasta sempre defilata rispetto alla "figlia" Muay Thai. Il problema che ha impedito al Krabi Krabong di avere lo stesso sviluppo del Muay Thai, molto probabilmente è da imputarsi alla difficoltà di poterlo promuovere come un business con tanto di scommesse in campo agonistico. Per quanto riguarda infatti le competizioni il Krabi Krabong stà ancora annaspando alla ricerca di un regolamento definitivo che possa limitarne l'indubbia pericolosità. Krabi Krabong viene comunemente tradotto come: "Duello con armi corte ed armi lunghe" dove nell'eccezione "armi corte" viene inteso anche il corpo umano come arma in sè.

La parte che studia il combattimento disarmato viene chiamata indifferentemente: "Mae Mai Muay Thai" o anche "Sillapà Pongkhantua" ovvero arte della difesa personale. Comunque venga designata, la parte a mani nude è l'archetipo della Muay Thai sportiva, con la differenza che oltre ai consueti calci, pugni, ginocchia e gomiti, si usa percuotere anche con la testa, portare leve, proiezioni, strangolamenti, immobilizzazioni e lotta a terra. Essendo sostanzialmente nata per addestrare gli antichi guerrieri per il campo di battaglia, questa disciplina non disdegna anche calci ai genitali, dita negli occhi o morsi.

Era logico che volendo trasformarla in uno sport (per quanto innegabilmente duro!) dovesse essere sottoposta ad un processo di epurazione di tutte quelle tecniche "cattive" che diversamente ne avrebbero limitato lo sviluppo. 
A torto dunque molti ritengono il Krabi Krabong esclusivamente la versione armata della Boxe Thailandese. 


Nel Krabi Krabong tuttavia si studiano innegabilmente molte armi tradizionali thailandesi, a partire dal coltello che può essere di tre tipi: Kukri, che è identico a quello che usano i soldati Gurkha, il Kriss, a lama ondulata simile ad un raggio di sole, al Kabar, semplice coltello da campeggio con il manico in dischetti di cuoio. Si studia poi la sciabola lunga Krabi, che è in tutto e per tutto identica alla classica sciabola europea da ufficiali o da cavalleria; le doppie spade corte Dab Song Mue che si impugnano in coppia, lo scudo Dan e la spada corta, i Mai San che sono simili ai Tonfa giapponesi, ma sono molto più grossi e con un laccio che li fissa saldamente al braccio.

C'è poi il bastone lungo, la lancia, l'alabarda e anche lo Scudo sul braccio sinistro e la lancia sul destro. A queste armi se ne aggiungono anche altre come il falcetto, il nunchaku (Krabong Song Tong) ecc... che vengono comunque considerate del tutto secondarie. 


Il Krabi Krabong a cui assistono i turisti è uno spettacolo preparato in anticipo, ma sarebbe un gravissimo errore ritenere che la disciplina sia ridotta a questo. A complicare la situazione c'è da dire che alcune scuole che hanno per target gli stranieri, come il Bhuddaysawan o quella del Maestro Vicit, si limitano ad insegnare duelli "prestabiliti" agli ignari studenti, affinchè possano fare simpatiche dimostrazioni di Krabi Krabong al loro rientro in Europa o in America. In realtà in Thailandia ci sono centinaia di scuole tradizionali dove si possono apprendere veramente i segreti del combattimento libero a contatto pieno, ma queste scuole non sono molto "turistiche"; spesso gli allenamenti sono duri fino all'inverosimile e alla fine di una pratica estenuante non c'è alcun rilascio di Diplomini di grande maestro. Non sono dunque molto appetibili per chi voglia intraprendere un business di questa disciplina. 

Tuttavia per fortuna ci sono ancora persone, anche se poche, che sono più interessate ad imparare l'arte vera rispetto a collezionare "carta igienica" da appendere al muro. 
Il problema principale del Krabi Krabong stà proprio qui, nella frattura esistente tra l'addestramento, che è ancora imperniato sul concetto (se vogliamo, superato!) di guerra come si svolgeva qualche centinaio di anni fà e la necessità di trasformarsi in uno sport, mitigando e limitando tutta una gamma di tecniche e colpi potenzialmente mortali. E' un pò come camminare su di una lama rischiando in caso di caduta di finire con il trasformarci in attori di cabaret per spettacolini da turisti. La peggiore di tutte le tragedie secondo me, peggiore anche rispetto al rischio che scompaia l'arte. 


In Italia il Krabi Krabong è promosso dall'International Krabi Krabong Association dei Maestri Valerio Zadra e Pimchanok Wongwisut. Il Maestro Valerio Zadra a tuttora è l'unico europeo ad essersi misurato vittorioso nei Campionati Mondiali di Krabi Krabong che si tengono ogni anno in Thailandia. L'I.K.K.A. è un emanazione della Thai Sport Association che non solo rappresenta il Governo Thailandese veramente, ma è anche sotto il patrocinio diretto del Re Bhumiphol Rama IX.

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